La protesi anatomica della spalla

La protesi anatomica della spalla viene indicata in tutti i casi di artrosi sintomatici (dolore e importante limitazione funzionale) nei quali la cuffia dei rotatori sia integra. Al pari delle protesi di anca e ginocchio, oggi ha raggiunto un'ottima affidabilità. Grazie a specifici software, il chirurgo, partendo dalla TAC del paziente, può simulare in 3D l'intervento chirurgico. Ciò permette di raccogliere informazioni importanti circa le dimensioni e il corretto posizionamento dell'impianto protesico.

Cos'è il trattamento chirurgico dell’artrosi della spalla?

Il trattamento chirurgico dell’artrosi della spalla è indicato quando tutte le opzioni di trattamento conservativo sono fallite. Nella nostra esperienza, il paziente decide si sottoporsi a intervento chirurgico quando non riesce più a dormire a causa del dolore e quando la funzionalità della spalla è talmente deteriorata da non riuscire più a eseguire le attività lavorative o della vita quotidiana.
L’intervento viene eseguito in anestesia mista (generale e loco-regionale) oppure, in casi selezionati, in semplice anestesia loco-regionale e sedazione. L’incisione viene eseguita nella regione anteriore della spalla ed è di circa 8-10 cm. L’intervento dura 60-90 minuti.
La durata di una protesi totale della spalla è superiore a 20 anni nell’85% dei casi.

Quali sono le complicanze e le controindicazioni dell’intervento di protesi anatomica della spalla?

Le complicanze sono rare e comuni a quelle relative a un intervento di protesi del ginocchio o dell’anca, ossia:

  • lesioni vascolo-nervose;
  • infezioni;
  • usura e mobilizzazione delle componenti protesiche;
  • rigidità post-chirurgica;
  • fenomeni trombo-embolici.

Quanto dura il ricovero per l’intervento? È necessario un reggibraccio?

La durata media del ricovero è di 3-4 giorni.
La fisioterapia dopo l’inserimento di una protesi anatomica della spalla verrà eseguita in reparto già a partire dal giorno successivo all’intervento.
Nell’immediato post-operatorio, viene posizionato un reggibraccio che va portato per 20gg (salvo diversa indicazione).
Durante tale periodo è comunque possibile rimuovere il tutore 2-3 volte al giorno per lavarsi, vestirsi, mangiare ed eseguire cauti esercizi di mobilizzazione passiva di gomito, polso e dita.
Il paziente verrà opportunamente istruito e reso autosufficiente per quanto riguarda le necessità quotidiane quali il lavarsi e il vestirsi.

Quando si deve iniziare la fisioterapia? Per quanto tempo?

La fisioterapia verrà eseguita in reparto già a partire dal giorno successivo all’intervento e poi proseguita con il proprio fisioterapista di fiducia, una volta dimessi.
Bisognerà prevedere circa 2 mesi di riabilitazione, con cadenza bi-trisettimanale.
In media il recupero funzionale e il ritorno alle normali attività quotidiane si ottiene in 2-3 mesi.

Nel lungo termine cosa posso fare con la protesi?

L’obiettivo principale della protesi inversa è quello di togliere il dolore. Il secondo obiettivo è quello di recuperare il movimento della spalla per tornare a poter svolgere in modo autonomo e senza dolore tutti i gesti della vita quotidiana. Tuttavia, nel lungo termine raccomandiamo sempre di evitare sforzi eccessivi con il braccio operato, come sollevare grossi pesi, tagliare la legna, lavori di carpenteria, sport di collisione etc. per evitare che la protesi possa subire danni da sovraccarico.