Da anni si occupa elettivamente della prevenzione e della cura delle patologie della spalla.
Oggi siamo in grado di “riparare” una spalla mediante interventi chirurgici mini-invasivi (in artroscopia), in anestesia loco-regionale, con strumenti chirurgici ipertecnologici e precisi al millimetro. Siamo addirittura in grado di simulare interventi chirurgici di protesi della spalla al computer, ricostruendo tridimensionalmente la scapola e l’omero del paziente, e di riprodurlo poi in sala operatoria.
Ma è la corretta indicazione chirurgica l’aspetto più importante.
Esistono vari tipi di intervento per stabilizzare una spalla che si lussa: l’intervento di Bankart, cioè la riparazione artroscopica del cercine ed il ritensionamento capsulo-legamentoso, e l’intervento di Latarjet, ossia la trasposizione della coracoide.
E’ l’intervento più frequente alla spalla. I pazienti sintomatici ed attivi che presentano una rottura dei tendini della cuffia dei rotatori possono risolvere il problema attraverso un intervento eseguito per via artroscopica.
Sempre più raramente diamo indicazione chirurgica ad un paziente affetto da capsulite adesiva: nel 95-98% dei casi siamo in grado di risolvere il problema con le infiltrazioni ecoguidate intrarticolari, cortisone per OS e fisioterapia. Nel restante dei casi proponiamo l’intervento artroscopico di capsulotomia associato ad uno sblocco articolare in anestesia loco-regionale.
I soggetti affetti da tendinopatia calcifica resistente al trattamento conservativo (lavaggio ecoguidato percutaneo o litoclasia) possono beneficiare della “rimozione” artroscopica dei depositi di calcio eventualmente associata alla riparazione della cuffia dei rotatori.
La protesi anatomica, al pari di quella di anca e ginocchio, è un intervento affidabile. E’ indicata nei pazienti artrosici, che conservano una cuffia dei rotatori funzionale, in cui la qualità di vita è fortemente limitata.
Rappresenta ormai l’intervento protesico della spalla più diffuso. Ha indicazione nelle artropatie in lesione massiva della cuffia dei rotatori, in alcuni tipi di fratture e nelle revisioni di protesi anatomiche. Ha il grande vantaggio di permettere un recupero della funzionalità piuttosto rapido.
Gli interventi “isolati” al capo lungo del bicipite sono eccezionali; solitamente costituiscono un gesto accessorio alla riparazione della cuffia dei rotatori.
La spalla dolorosa micro-instabile nei soggetti iperlassi, se resistente ad un trattamento fisioterapico di almeno 6 mesi, può essere trattata chirurgicamente, in artroscopia, “plicando” la capsula articolare a 360° in modo tale da ridurne il volume..
Da anni si occupa elettivamente della prevenzione e della cura delle patologie della spalla.