L’artropatia gleno-omerale in lesione massiva della CDR (cuff tear arthropathy)

Quando vi è un’ampia lesione o un'insufficienza cronica della cuffia dei rotatori, la testa omerale risale progressivamente verso l’alto perdendo parzialmente il contatto con la glenoide. Il risultato finale è la degenerazione della cartilagine articolare e una conseguente impotenza funzionale ("spalla pseudoparalitica"). Questa particolare forma di artrosi prende il nome di artropatia in lesione massiva della cuffia dei rotatori (o cuff tear arthropathy). Se il trattamento conservativo (riabilitativo) fallisce, si opta per la sostituzione protesica (protesi inversa).

Che differenza c’è tra la protesi anatomica e la protesi inversa di spalla?

Per porre rimedio al danno causato dall’artropatia gleno-omerale da lesione massiva della cuffia dei rotatori, bisogna dunque rivolgersi, talvolta, a un intervento chirurgico.
Vediamo le differenze fra le possibili opzioni d’intervento a cui un paziente può andare incontro.

In una protesi di spalla “anatomica”, la testa dell’omero e la cavità glenoidea sono sostituite in modo da mimare la normale anatomia e meccanica della spalla.
La testa omerale è sostituita da un impianto metallico che riproduce la grandezza naturale e l’anatomia della testa originale. La glenoide è sostituita da una struttura in polietilene (un materiale plastico) che ha forma e grandezza simile alla glenoide naturale.
Questo tipo di impianto è indicato in pazienti con artrosi gleno-omerale senza lesioni ai tendini della cuffia dei rotatori.

La protesi “inversa” è un tipo di impianto più evoluto, che utilizza componenti protesiche “non anatomiche” per i pazienti che, oltre all’artrosi gleno-omerale, hanno problemi a livello della cuffia dei rotatori.
Nella protesi inversa, la testa dell’omero viene sostituita da una componente concava e la glenoide viene sostituita da un’emisfera. Grazie all’inversione delle componenti si crea un fulcro di rotazione che permette al deltoide di elevare il braccio in modo corretto, anche senza l’ausilio dei tendini della cuffia dei rotatori.

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