Tenodesi vs. tenotomia del capo lungo del bicipite

Difficilmente si interviene in maniera chirurgica in maniera "isolata" sul capo lungo del bicipite. Più frequentemente, se nel corso di una riparazione artroscopica della cuffia dei rotatori si riscontra una lesione del CLB, allora si esegue una tenotomia (sezione) o tenodesi (sezione e fissazione all’osso) del CLB.

In che cosa consiste l’intervento? Meglio tenotomia o tenodesi del capo lungo del bicipite?

La tenotomia del CLB è una procedura artroscopica che prevede il taglio del tendine a livello del suo decorso intra-articolare, laddove si inserisce a livello del labbro glenoideo superiore. È un intervento che risolve il dolore nella maggior parte dei casi, senza compromettere la funzionalità della spalla e la forza del braccio. Occorre informare il paziente che, a seguito della tenotomia, può esitare un “rigonfiamento” a livello del muscolo del bicipite. Questo accade perché il muscolo “scende”, si accorcia e si allarga. Tale fenomeno viene descritto come segno di Popeye (“braccio di ferro”), facendo riferimento al personaggio del cartone animato famoso per il suo bicipite prominente.
Si tratta comunque di una “complicanza” puramente estetica che non determina una limitazione del movimento o della forza della spalla operata.

In alcuni casi, una volta tagliato il tendine, si può decidere di reinserirlo a livello dell’osso omerale (“tenodesi del capo lungo del bicipite”). Solitamente questo tipo di intervento è riservato ai pazienti più giovani con particolari richieste funzionali o esigenze di tipo estetico. Come rovescio della medaglia, questa fissazione del CLB comporta una non infrequente persistenza di dolore nella sede stessa della tenodesi.

Quanto dura il ricovero e la convalescenza per l’intervento di tenotomia/ tenodesi del CLB?

L’intervento chirurgico viene eseguito in anestesia loco-regionale e il rientro a casa è previsto per il giorno successivo all’intervento chirurgico. In caso di tenotomia del CLB non è necessaria l’immobilizzazione del braccio. La fisioterapia può essere iniziata subito dopo l’intervento e la ripresa del lavoro e dello sport avverrà compatibilmente con il dolore.

Nel caso di tenodesi del CLB invece il braccio operato deve essere immobilizzato in un tutore per 3 settimane, in modo da proteggere il tendine e permettere la sua guarigione all’interno della sua nuova posizione nell’osso. Il braccio può essere utilizzato per attività leggere come scrivere o utilizzare la tastiera del pc, ma non è permesso sollevare attivamente il braccio. La fisioterapia solitamente viene iniziata a una settimana dall’intervento chirurgico e l’utilizzo attivo del braccio a 3 settimane. Il rinforzo muscolare e l’utilizzo del braccio per l’attività sportiva avviene in media a 3 mesi dall’intervento chirurgico.

Quanto durano il ricovero e la convalescenza per l’intervento di riparazione della SLAP?

Questo intervento chirurgico viene eseguito in artroscopia e la dimissione è prevista per il giorno dopo l’intervento. Il braccio deve essere mantenuto in un tutore per 4 settimane in modo da permettere al labbro di guarire e saldarsi con l’osso della glena.
Tuttavia è importante iniziare la fisioterapia dopo una settimana dall’intervento chirurgico, per evitare che si instauri una rigidità della spalla. Il fisioterapista eseguirà quindi una mobilizzazione passiva della spalla. Durante le prime 4 settimane post-operatorie il paziente può utilizzare il braccio operato per piccoli gesti quotidiani. Deve essere evitato il sollevamento attivo della spalla per non strappare la sutura del labbro. A 4 settimane dall’intervento viene rimosso il tutore e il braccio può essere utilizzato per le attività quotidiane. A 8 settimane si inizia con il rinforzo attivo dei muscoli della cuffia dei rotatori. Il ritorno allo sport è permesso a 16 settimane dall’intervento chirurgico.